VIA CRAM (Circolo Ricreativo Aziendale Mountime )
Mountime | 27 dic 2018 | Brenta cascate ghiaccioNuova Via in Brenta per la cordata Beber - Faletti
1° tentativo fino a L4 in data 11 gennaio 2014 - salita definitiva il 14 e 15 dicembre 2018
Salita che segue per l’intera parete un’evidente colata di ghiaccio di fusione, con qualche tratto di misto su alcuni tiri iniziali.
Frequenti possibilità di proteggersi sulla roccia con friends (si consiglia un’intera serie standard più qualche micro).
Tenuta delle viti da ghiaccio accettabile nella parte alta e molto scarsa nella parte bassa fino a L5.
Utili 2-3 fittoni da neve soprattutto nei tiri iniziali.
Tutti i chiodi da roccia usati sono stati lasciati (6 totali sparsi su 4 soste), ma si consiglia di portarsi martello e chiodi perché la via non è attrezzata per un’eventuale discesa.
Avvicinamento: da impianti Grostè con gli sci fino al rif.Tuckett e quindi a Bocca di Tuckett, per poi scendere sul versante Est fino alla base (4h circa), oppure come abbiamo fatto noi dal rif.Croz dell’Altissimo, raggiungibile da Molveno per Val delle Seghe o meglio da loc. Pradèl (impianto).
Calcolare circa 3.30h a piedi dal rifugio + 1h da Pradèl.
Questa opzione ha il vantaggio di poter vedere la parete durante l’avvicinamento, oltre a non ri-chiedere gli sci.
Imboccare l’evidente ripido canale al margine destro della parete rossa (150m - 65° con un paio di saltini ghiacciati)
L1: camino delicato che alterna tratti di neve inconsistente e placchette di ghiaccio per i primi 25m, poi rampa di neve più facile fino a sosta attrezzata su 2 chiodi con cordino (55m, M6).
L2: Diedro camino con tratti di neve inconsistente e tratti su roccia, con uscita a sinistra di un grosso masso con buoni incastri per le piccozze. Sosta su friends sulla parete di destra. (35m, M6).
L3: Traverso a sinistra su neve ghiacciata: molto esposto ma con buone possibilità di proteggersi con friends sulla roccia. Quindi gli ultimi 15m in verticale sulla colata, sostando leggermente a sini-stra su fittoni e/o friends. (55m, AI 3+).
L4: salire diritti per la colata ora più ripida andando a sostare sulla parete destra del canale dove si trova una sosta attrezzata - punto di arrivo del tentativo del 2014 (45m, AI 4).
L5: salire un muretto di neve inconsistente fino ad una grotta dalla quale si esce a destra per un breve strapiombo con incastri, quindi proseguire sotto all’enorme masso incastrato e prendere lo stretto canale di sinistra. Sosta su viti da ghiaccio. (50m, M6).
L6: percorrere gli ultimi 10m di canale e uscire su un piano inclinato a 70° fino a ritrovare la roccia dove si sosta su friends (40m, AI 4).
L7: traversare 10m a sinistra e salire per sottili colate di neve ghiacciata tra le rocce. Sosta su friends. (40m, AI 3+) *punto di bivacco durante la prima salita.
L8: uscire a destra per 10m fino a raggiungere la cengia inclinata che porta alla base del muro della parte alta. Sosta su friends. (40m, AI 3+).
L9: salire il muro ripido (85°) leggermente verso destra fin sotto un piccolo tetto dove si sosta. 1chiodo da integrare con friends (20m, AI 4+).
L10: uscire a sinistra e salire direttamente la colata (85°-90°), fino a delle rocce affioranti che per-mettono di attrezzare una sosta su friends (30m, AI 5).
L11: salire nel mezzo della colata (85°-90°) fino ad una zona di ghiaccio più sottile dove è possibile cercare la roccia per attrezzare la sosta su microfriends + vite da ghiaccio (30m, AI 5).
L12: salire leggermente verso sinistra l’ultima parte ripida del muro per poi uscire su un piano incli-nato a 70° fino a sostare con friends sulla roccia (45m, AI 4+).
L13: traversare 5m a sinistra e salire per ghiaccio sottile fino a raggiungere uno strapiombino roc-cioso dove si sosta su friends (25m, AI 4).
L14: salire diretti per gli ultimi 15m ripidi, quindi uscire sulla cengia Garbari dove la parete si abbatte. Sosta su fittoni. (40m, AI 3+).
*AI = Alpin Ice, cioè ghiaccio che deriva dalla fusione della neve, meno compatto e affidabile del ghiaccio da cascata (WI).
Discesa: volendo è possibile salire diritti per i facili canali sommitali e scendere poi per lo scivolo Nord. Noi però visto il buio imminente abbiamo attraversato verso destra l’intera cengia Garbari fino a quando questa si restringe, per poi risalire 30m l’ultimo canalino fino in cresta. Da qui con una corda doppia da 60m in direzione Nord, verso Bocca di Tuckett (fettuccia su spuntone) si raggiunge una zona meno ripida dove è possibile scendere a piedi aggirando alcune balze rocciose fino a raggiungere la parte bassa dello scivolo Nord e quindi Bocca di Tuckett (ore 1.45h)
ATTENZIONE: la parete prende giusto 15min di sole all’alba da inizio dicembre a metà gennaio, mentre poi inizia a scaldarsi troppo e a scollarsi/scaricare.
Anche con venti moderati la parete è soggetta a forti spindrift che si incanalano esattamente sulla linea di salita, quindi è vivamente sconsigliata in giornate ventose.
La cengia Garbari che sovrasta la parete è molto larga ma ripida, quindi la parete è da evitarsi dopo nevicate recenti per forte pericolo valanghe.