News Blog

Arrampicare su misto al Tonale

Mountime | 09 nov 2023 | arrampicata Brenta Dolomiti Experiences ghiaccio Trentino

Se si parla di arrampicata su misto nella zona del Tonale perlopiù si intende la lunga e frastagliata cresta che alzandosi dal passo del Paradiso (all’arrivo del primo troncone dell’impianto) separa la val Presena dalla conca del Tonale.  Ci sono tre cime lungo il filo di cresta, il Monticello, Monticello di Mezzo (2539m) e quello Superiore (2609m), il canale del Diavolo separa quello basso da quello superiore.

Fino a una decina di anni fa queste cime minori non hanno avuto molto successo dal punto di vista alpinistico. e in effetti se paragonate alla Busazza o al Corno di Lagoscuro, non spiccano all’occhio.  Poi, quasi per caso, si è scoperto che possono offrire delle arrampicate di tutto rispetto con un fattore comune molto importante: la comodità di accesso. Diciamocelo, anche noi alpinisti dediti al masochismo più di altri, talvolta la domenica mattina abbiamo voglia di dormire almeno fino all’alba, bè scalando “le grandi pareti” questo non è possibile.

    

Ecco raccontata da Francesco Salvaterra, una guida Mountime, una giornata di arrampicata al Monticello Superiore.

Sveglia in orario a seconda della strada da fare in auto - se si passa dalla val di Sole da non perdere un cannolo Siciliano alla casa del marzapane, a Pellizzano. Alle 8.30 apre la biglietteria Paradiso che si prende fino al primo troncone. Si scende con i ramponi ai piedi a bordopista, ed in 10/15 minuti si è all’attacco delle vie; sci e caspole non servono e le traccie sono sempre molto riconoscibili. L’arrampicata va da un medio ad un avanzato impegno fino al filo di cresta, dopodiche ci sarà una calatina sul lato opposto, ed una camminata a tratti esposta e faticosa se la neve è profonda per tornare all’impianto. Che dite eh?!

Dopo le prime esplorazioni risalenti alla prima guerra (se non precedenti) ed una breve puntata di Pericle Sacchi nella zona del Monticello di Mezzo, le successive attenzioni alpinistiche sono state in chiave “moderna”, ad opera in primis di Massimo Faletti e Mauro Mabboni.
Si parla di non molti anni fa; anche se la zona a livello di numeri è “esplosa” con la via Mafia Bianca, che ha avuto centinaia di ripetizioni in un singolo inverno.
Sempre nella zona Max Faletti e Cain Olsen hanno aperto anche diverse vie trad su roccia per il periodo estivo.

 

  Ma andiamo più nel dettaglio…ecco alcune informazioni utili sulla parete dei Monticelli ed una delle vie più ambite e ripetute.


- Accesso al Monticello Superiore

La parete dei monticelli è a O della pista paradiso, scendendo dalla pista sulla dx. Si può salire a pedi dal basso (circa un’ora stando a bordopista) oppure più comodamente si prende il primo troncone di salita per poi scendere a piedi dalla pista Paradiso e risalire il conoide che porta all'attacco (circa venti minuti).

- Rientro 

Su tutte le vie si può scendere a corde doppie ma è decisamente preferibile raggiungere la cresta sommitale e scendere sul versante opposto. In questo modo ci si toglie prima dall’ambiente a rischio (è sempre una buona regola), si è più veloci, si evita di congestionare la salita e si fa un anello potendo approfittare della funivia anche in discesa.

 

Mafia Bianca, una via per caso.

Ci sono vie che vengono studiate accuratamente nella linea e preparazione ed altre che nascono per caso. Questo è il caso di mafia Bianca.
Quel giorno del 25 novembre 2018; io, Rossana Tomasi e Alessio Tait ci siamo diretti al Tonale per ripetere la Pernice.L’idea era di togliere un po' di ruggine alle piccozze senza penare troppo per l’avvicinamento, e il grado M6+ dichiarato dai primi salitori sembrava una garanzia di ingaggio.
Avevamo deciso di salire a piedi invece che in funivia e per colpa mia siamo saliti troppo, superando l’attacco. Io ero convinto che il canale fosse quello giusto ma dopo un tratto di arrampicata senza trovare materiale e senza un riscontro con la relazione abbiamo capito di essere completamente fuori via.

Poco male, un simpatico tiro dopo l’altro abbiamo raggiunto il filo di cresta, bucando la notevole cornice accumulata dal vento da Sud. Avevamo ben poco materiale da abbandonare per attrezzare le calate, ma fortunatamente grattando nella neve emergevano qua e là sassi incastrati o spuntoni che ci hanno permesso un rientro rapido verso la pista.
Devo dire che inizialmente non eravamo stati entusiasti della via, cercavamo qualcosa di più difficile quel giorno, ma proprio il carattere “bonario” della gita mi ha fatto pensare che avrebbe avuto molto successo…non avrei mai pensato però ad un’affluenza del genere!
Negli anni successivi mi è capitato di tornarci più volte e probabilmente all’oggi è la via che ho ripetuto più volte in assoluto. Per rendersi conto della frequentazione della via è sufficente dare uno sguardo alla roccia sul passaggio chiave del camino strapiombante. E’ talmente graffiata dai ramponi che sembra un passaggio della cresta dell’Hornli al Cervino.

Mafia Bianca è una via per iniziare a grattare le piccozze e i ramponi sul misto, una via di passaggio, con un’avvicinamento da falesia ma un ambiente e una lunghezza da alta montagna.
Alcuni hanno chiesto il perché del nome… “Mafia Bianca” è un bel film di Luigi Zampa, ma è anche la mafia senza morti ammazzati (cit. Raffaele Cantone).

   


Ecco qui proposta la relazone della classica: Mafia Bianca.

Passo del Tonale
200m 70° M4+
Francesco Salvaterra, Alessio Tait, Rossana Tomasi - 25/11/2018. 

Descrizione della via:

Salita di medio impegno divertente e di soddisfazione, in breve tempo diventata una classica con centinaia di ripetizioni. Nonostante si trovi sopra la pista da sci Paradiso, l'atmosfera è di vera montagna e non si vede quasi mai la pista perché la via è incassata in un canalone laterale.
La vera chicca di questa via è l'accesso molto comodo, può essere salita anche in condizioni non ottimali con molta roccia affiorante e neve farinosa ma sovente si trova neve pressata o addirittura ghiaccio. Si trova un passaggio cruciale: Il crux, diedro verticale da superare in spaccata, protetto da cordoni su sassi incastrati. Si sale per fino a una spalla, da qui un diedrino di misto porta a un altro canale che si segue con due salti ripidi fino alla cresta sommitale.

Materiale
Inizialmente la via è stata aperta con poco materiale tradizionale, successivamente tutte le soste sono state attrezzate con 2 fix inox 10mm. Sui tiri si trova qualche cordone passato su sassi incastrati. Da portare friend e stopper, difficilmente si trova ghiaccio per le viti ma può capitare.

 


E se anche voi volete essere tra i tanti ad intraprendere questa meticolosa via di misto, srivete a [email protected] o compilate il questinario sul sito. 
Buone avventure da Mountime!